La Tricopigmentazione è una specie di tatuaggio che serve a simulare i capelli eseguito per nascondere la calvizie in sole tre sedute. Chi è affetto da una forma di calvizie e la vive con disagio è alla continua ricerca di soluzioni al suo problema. Cercando online è possibile reperire numerose informazioni riguardo ai più disparati metodi.
TRICOPIGMENTAZIONE, che cos’è? Come si svolge?
Una possibile soluzione al problema della calvizie è la tricopigmentazione. La tricopigmentazione è un settore specifico della micropigmentazione e cioè una tecnica che comporta il posizionamento di pigmenti sotto la cute. In particolare, la tricopigmentazione riguarda la cute del cuoio capelluto. Il funzionamento di questa tecnica è semplice da capire: creando dei micro depositi di pigmento sotto la pelle glabra si simula la presenza di un capello nascente. In questo modo si otterrà un effetto come se ci si fosse rasati per scelta, naturale e piacevole. La stessa tecnica può essere usata anche per ricreare altri tipi di effetti, ad esempio per dare maggiore densità in alcune zone diradate della testa o per coprire otticamente la presenza di cicatrici sullo scalpo.
Questo genere di trattamenti non vengono svolti in una singola seduta, ma sono necessarie più sessioni. Per un effetto rasato, ad esempio, serviranno due prime sedute in due giorni consecutivi e una terza poi il mese successivo. Per la copertura di una cicatrice ne serviranno invece solo due a un mese di distanza tra loro.
I trattamenti di tricopigmentazione prevedono l’uso di pigmenti e di una tecnica particolari, volti a dare un risultato che non sia definitivo e permanente. In questo modo si potrà scegliere nel corso degli anni di modificare alcuni aspetti del risultato, ad esempio il tipo di attaccatura. Si avrà anche la libertà di scegliere di non voler più la tricopigmentazione e nel giro di 24/36 mesi sparirà del tutto. Se invece la si vuole mantenere, sarà necessario sottoporsi a sedute di mantenimento indicativamente ogni 6 mesi.
Per ulteriori informazioni riguardo la tricopigmentazione ci si può rivolgere all’azienda di Milano Beauty Medical, prima in Italia e a livello internazionale nel settore.
ASSUNZIONE DI FARMACI e TRICOPIGMENTAZIONE.
Una diversa soluzione è invece il mondo delle cure farmacologiche contro la calvizie. I due marchi più noti sono Finasteride e Minoxidil.
Finasteride è una sostanza contenuta in un medicinale che in principio era nato per curare casi di problemi alla prostata, ma che ha rivelato interessanti effetti sulla ricrescita dei capelli. Per questa ragione, oltre a continuare ad essere un farmaco contro l’iperplasia prostatica, ha iniziato ad essere commercializzato come cura per la calvizie.
Minoxidil invece è un prodotto che viene applicato direttamente sulla pelle nelle zone che ne hanno necessità. Viene diluito con alcool, acqua e glicolo così da diventare una sorta di lozione da applicare localmente. Non è del tutto noto come agisca, ma è probabile che, essendo un vasodilatatore, garantisca un migliore afflusso di sangue ai follicoli, stimolando così la crescita dei capelli. Questa spiegazione resta comunque dubbia, dal momento che altri vasodilatatori non hanno dato gli stessi effetti.
Abbiamo chiesto a Milena Lardì se possono esserci interazioni tra i due farmaci più noti contro la caduta dei capelli e la tricopigmentazione. Non esistono problemi nell’assumere finasteride durante il trattamento di tricopigmentazione. Si consiglia di sospendere il minoxidil 7 giorni prima e 7 giorni dopo il trattamento di tricopigmentazione.