Tricopigmentazione

Differenze tra tricopigmentazione e tatuaggio

E’ probabile che chi si sia messo alla ricerca di una soluzione per la propria calvizie sia prima o poi incappato nella  tricopigmentazione. E’ altrettanto probabile che inizialmente abbia pensato che si trattasse di un tatuaggio sullo scalpo. In effetti, tricopigmentazione e tatuaggio hanno alcuni aspetti in comune, ma anche, e soprattutto, molte differenze che è ora il caso di mettere in luce.

Entrambe le tecniche prevedono che si inietti con un ago del pigmento sotto la cute dello scalpo. Tuttavia, le modalità con cui ciò avviene nei due casi sono sensibilmente diverse.

 

Differenze a livello formativo

Innanzitutto, un chiaro indizio del fatto che si tratta di due tecniche diverse, è che tatuatore e tricopigmentista sono ruoli diversi, che prevedono titoli diversi conseguiti a seguito di formazioni diverse. Un tatuatore non potrà improvvisarsi tricopigmentista e viceversa. Nel caso della tricopigmentazione esiste uno specifico training che è possibile seguire ad esempio a Milano, presso Beauty Medical.

 

Differenze tecniche

Per quanto riguarda la tecnica vera a propria, le differenze si riscontrano tanto nei macchinari e nei pigmenti utilizzati, quanto nella profondità di deposito del pigmento. Essendo che con la tricopigmentazione non si vanno a creare disegni e linee sulla pelle, ma ci si limita a creare piccoli e precisi puntini, allora è chiaro che il macchinario utilizzato debba essere diverso.

 

La profondità e il pigmento

Il macchinario per la tricopigmentazione è appositamente progettato per disegnare puntini, quello per i tatuaggi concede invece maggiore libertà di movimento per poter creare linee e disegni. Un’ulteriore differenza è la diversa profondità a cui viene inserito il pigmento. La macchina da tatuaggio permetterà un deposito più in profondità rispetto a quello della tricopigmentazione. Anche il pigmento utilizzato è differente. Nel caso del tatuaggio si tratta di particelle di pigmento più grandi rispetto a quelle del pigmento per tricopigmentazione.

Queste ultime due differenze portano a un’ulteriore diversità, forse la più significativa, tra le due tecniche: il tatuaggio è permanente, la tricopigmentazione no. Questo accade proprio per la diversa profondità a cui viene inserito il pigmento e per le sue diverse dimensioni. Nel caso della tricopigmentazione è molto importante che il trattamento non sia irreversibile, in modo da poter essere liberi di modificarlo secondo le esigenze e i cambiamenti nel corso del tempo.

 

Trattamenti di tricopigmentazione

Se con i tatuaggi è possibile creare qualsiasi tipo di disegno, con la tricopigmentazione, a seconda di come vengono disposti i puntini, possono effettuarsi diversi tipi di trattamento e diversi effetti. In particolare, esistono tre trattamenti di tricopigmentazione: effetto rasato, effetto densità e camouflage delle cicatrici.

  • Il primo consiste nel ricreare otticamente dei capelli che nascono anche nelle zone dove questi effettivamente non ci sono. In questo modo si otterrà un totale effetto rasato, tanto nelle zone dove i capelli ci sono e sono effettivamente rasati, quanto nelle zone calve.
  • La tricopigmentazione può essere effettuata anche dove si presenta solo un diradamento. In questo caso si parla di effetto densità.
  • Infine, anche le cicatrici presenti per qualsiasi ragione sullo scalpo possono venir camuffate grazie alla tricopigmentazione.

Per maggiori informazioni riguardo questa particolare tecnica potete rivolgervi a Beauty Medical, leader del settore, che oltre a organizzare training per tricopigmentisti effettua tutti i trattamenti.

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